Il panificio dei diavoli
Graffi sul vetro mi svegliano
credo si tratti della visita di una farfalla
lancio uno sguardo dalla finestra
nulla è diverso:
il continente asiatico com’è da sempre
svuotato dai santi e sacrificato ai tiranni,
ai passanti cascano soldi
scuotono le vie del mio cuore
e come al solito
i sassi ridono dell’acqua.
Nulla di nuovo:
nelle nostre vene ci trafiggono i soldati
ci costruiscono tetti che non fanno ombra,
persino i ladroni del quartiere
si sono abituati a una sola nuvola.
Una poetessa
Per Itil Adnan
Scrisse una poesia del suo amore
La lasciò sul balcone
Arrivò il suo amante e la rubò
Poiché ella era molto solitaria
cercava spesso di scrivere
di amici immaginari
che le chiedevano una poesia
al prezzo di un invito a cena
Spogliò i sui sogni uno ad uno
su un foglio
e andò a suicidarsi
Una volta aveva trascurato i suoi amanti
all’interno di un taccuino
e un proiettile distratto li aveva uccisi tutti